Con la trasformazione digitale delle aziende (digital transformation) si sente sempre più parlare di job rotation, la strategia aziendale adottata soprattutto dalle grandi imprese che prevede lo spostamento periodico dei collaboratori in più settori, evitando l’assegnazione di mansioni predeterminate e fisse. Questa rotazione consente a tutto il team, o a una parte di esso, di conoscere le varie fasi del processo produttivo aziendale e di avere una visione globale dell’organizzazione di cui ciascuno fa parte.
Con le sue tre sedi in Sicilia, JO Group sfrutta i vantaggi della job rotation, dando spazio a qualità come la flessibilità e a strategie di lavoro come lo smart working, e facendo cambiare di area le risorse umane dopo un percorso di formazione, in modo da dare nuovi stimoli ai collaboratori.
Vediamo insieme i vantaggi della job rotation adottata nelle aziende.
I VANTAGGI DELLA JOB ROTATION
Spostare periodicamente i collaboratori con la job rotation permette loro di svolgere ruoli diversi all’interno dell’azienda e per questo è una strategia molto utile per i beneficiari, risorse e organizzazioni. Ma quali vantaggi e quali valori apporta alle aziende l’adozione della job rotation?
Aumento delle competenze
Assumere un nuovo ruolo professionale in linea con il percorso svolto in azienda può favorire l’aumento delle competenze e gli avanzamenti di carriera dei collaboratori. Conoscere nel dettaglio le varie fasi del processo produttivo aziendale permetterà alla risorsa di avere una visione più completa dell’organizzazione di cui fa parte e di conseguenza migliora il suo rendimento.
Crescita della motivazione
Un cambio di mansione in azienda permette ai collaboratori di avere nuovi stimoli e mette di fronte a un ambiente nuovo che spinge a mettersi in gioco e ripartire.
Migliore allocazione delle risorse
A volte la distribuzione dei collaboratori all’interno dei team aziendali non è adeguata e la job rotation può ottimizzarla, così da far ottenere vantaggi sia all’azienda che alle singole risorse.
La job rotation, ovviamente, implica alcune rinunce e rischi che non tutte le aziende sono in grado di fronteggiare e per questo non è ancora stata applicata in tutte le organizzazioni. Ad esempio, una risorsa assegnata ad un compito può essere ritenuta valida all’interno di un team e il suo trasferimento può destare incertezze che alcune aziende preferiscono non assumersi, il che porta a conseguenze spesso negative.
Per i collaboratori job rotation vuol dire essere consapevoli di poter accumulare velocemente nuove esperienze di valore e nuove funzioni in settori alternativi a quelli di provenienza. La rotazione del personale è una sfida sia per i collaboratori che per l’azienda, consentendo alle risorse di perfezionare le proprie skills e di aumentare le possibilità di carriera. La gestione della carriera e la rotazione del personale sono infatti due strategie fondamentali per le aziende competitive che hanno bisogno di strutturarsi in modo flessibile, sfruttando le competenze e le conoscenze dell’intera organizzazione.
In particolare, ciò consente di individuare più facilmente il gap tra competenze possedute e competenze richieste e di individuare le aree di crescita necessarie ad un piano di formazione e sviluppo personalizzato.
Esistono diversi tipi di job rotation, vediamoli insieme:
- job rotation orizzontale: la rotazione avviene su ruoli di pari livello organizzativo per l’acquisizione di maggiori competenze tecniche e manageriali
- job rotation verticale: prevede vari step di promozione in ruoli che richiedono una certa responsabilità e quindi una crescita di livello
- job rotation interfunzionale: la rotazione avviene su più aree e ruoli aziendali, per una conoscenza allargata dell’azienda
- percorsi di crescita internazionali: percorso possibile solo nelle aziende internazionali o multinazionali
In definitiva, la job rotation è una politica adottata dalle aziende per permettere ai collaboratori di crescere e sviluppare nuove skill attraverso esperienze in ruoli diversi da quelli svolti fino a un dato momento, apprese durante una durata temporale prestabilita e misurabile in termini di competenze acquisite. La job rotation è stata inizialmente pensata per consentire ai più giovani di scoprire le proprie attitudini e di capire per quali competenze fossero maggiormente portati, per facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro. Da qui, la job rotation si è estesa all’intera organizzazione ed è utilizzata per consentire ai collaboratori di crescere e acquisire nuove competenze.
IL WELFARE AZIENDALE CHE MIGLIORA LA VITA DEI COLLABORATORI
Non solo la job rotation, ma anche l’attenzione al benessere e alla qualità della vita dei propri collaboratori è un fattore determinante per organizzazioni come JO Group, proprio perché influisce sulla produttività e la crescita del business, migliora il clima aziendale e favorisce l’aumento della motivazione e delle performance aziendali.
Tutto questo rientra nel concetto di welfare aziendale, il piano di iniziative promosse dall’azienda per creare benessere e migliorare la qualità di vita dei collaboratori attraverso un pacchetto di benefit che coinvolge anche le loro famiglie.
L’attenzione alle esigenze dei collaboratori impatta sulla produttività non solo economica. Ad esempio, una maggiore flessibilità oraria è il beneficio che più di tutti consente ai lavoratori di sentirsi più apprezzati. Il livello di stress diminuisce e il clima diventa più collaborativo, aiutando il raggiungimento degli obiettivi.
I risultati di questi benefici si riflettono poi sulle performance dell’intera azienda, che diventa così capace di attrarre i talenti e di ridurre il turnover e l’assenteismo. Sul lato delle nuove norme fiscali, invece, il welfare aziendale è collegato ai premi di risultato basati su utili, ricavi, qualità dei prodotti/servizi e immagine del brand.
Questi sono alcuni suggerimenti per migliorare la qualità della vita in azienda e coinvolgere i collaboratori:
- riconoscere e premiare gli sforzi, ovvero osservare le performance dei collaboratori, valorizzarne i meriti e ricompensarli
- essere flessibili con gli orari di lavoro, per consentire ai collaboratori di fronteggiare impegni o imprevisti extra-lavorativi e organizzare il proprio lavoro con consapevolezza e responsabilità
- favorire la mobilità sostenibile e considerare non solo le ore in azienda, ma anche il tempo impiegato negli spostamenti verso le sedi di lavoro per agevolare la mobilità
- supportare la famiglia attraverso la flessibilità oraria, introdurre il part-time e offrire il servizio di baby-sitting o di asilo aziendale sono solo alcune delle misure volte ad aiutare la vita privata dei collaboratori
- contribuire a una dieta sana e bilanciata con i buoni pasto che agevolano un corretto stile di vita
Implementare queste strategie per ottimizzare il rendimento e la produttività dei collaboratori è il primo passo per assicurarsi il corretto funzionamento dell’organizzazione e la sua competitività in un mercato invaso dalle competenze e dalle attitudini smart.
Tieni d’occhio il nostro JOurnal per restare aggiornato sui temi della digital transformation e della consulenza sui fondi europei.