La digital innovation, o in italiano innovazione digitale, è un fenomeno mondiale che sta trasformando radicalmente i modelli di business, le strategie di marketing e persino il modo in cui interagiamo quotidianamente tra noi.
Si tratta di un processo veloce che da un lato offre opportunità, dall’altro comporta delle sfide tanto per le imprese quanto per le istituzioni.
Indice dei contenuti
Cos’è la digital innovation
Il termine digital innovation, che a primo acchito può sembrare generico, in realtà indica quell’attitudine tipica degli innovatori a introdurre nuove idee e metodologie legate al mondo delle tecnologie digitali.
Nella fattispecie, ci riferiamo all’adozione di nuovi processi produttivi e di tecnologie emergenti capaci d’innovare prodotti e servizi già esistenti.
Perché è importante
Cavalcare l’onda della digital innovation è fondamentale per rimanere competitivi. Il mercato, oggi, è perlopiù digitale e le imprese lo sanno bene; quelle che decidono di abbracciare in toto la digital innovation operano in modo più efficiente e offrono un’esperienza cliente migliore.
5 tendenze della digital innovation nel 2023
Tra le principali tendenze caratterizzanti la digital innovation troviamo:
- l’intelligenza artificiale (IA), che consiste nell’uso di algoritmi e sistemi in grado di apprendere, ragionare e interagire con gli esseri umani e l’ambiente. L’IA può essere applicata a diversi ambiti, come la sanità, l’istruzione, la sicurezza, il marketing, la finanza e l’industria. Esempi concreti di IA sono ChatGPT, Alexa e Google Assistant che permettono di accedere istantaneamente a informazioni e intrattenimento o di controllare i dispositivi smart home utilizzando la voce;
- il cloud computing, che permette di accedere a risorse informatiche (come server, storage, software e applicazioni) tramite internet, senza doverle installare o gestire localmente. Il cloud computing offre vantaggi in termini di scalabilità, flessibilità, efficienza e riduzione dei costi;
- l’Internet of Things (IoT), cioè la connessione di oggetti fisici (sensori, dispositivi, macchine e veicoli) a Internet, in modo da poterli monitorare, controllare e integrare con altri sistemi. L’IoT abbraccia ambiti quali la domotica, le smart city, l’agritech, la logistica e la mobilità;
- la blockchain, una tecnologia che permette di creare e gestire un registro distribuito e sicuro di transazioni digitali, senza bisogno di intermediari o autorità centrali. La blockchain può essere usata per facilitare lo scambio di valori, informazioni e dati in modo trasparente, rapido ed economico;
- la realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR), due tecnologie in grado di creare e sperimentare ambienti immersivi e interattivi. La VR si basa sull’uso di dispositivi come visori, cuffie e controller che isolano l’utente dalla realtà fisica e lo trasportano in una realtà simulata. L’AR, invece, si basa sull’utilizzo di dispositivi (come smartphone, tablet e occhiali) che sovrappongono elementi digitali alla realtà fisica. La VR e l’AR sono usate, principalmente, per il divertimento, l’istruzione, il turismo, la cultura e la medicina. Multinazionali come Microsoft e Meta investono miliardi di dollari per sviluppare visori always-on che cambino il modo di comunicare, lavorare e divertirci.
Le sfide della digital innovation per il 2024
La digital innovation non è scevra da sfide che, se vinte, ci permetteranno di costruire una società migliore. Tra le principali citiamo:
- la cybersecurity, che concerne la protezione dei dati personali da attacchi informatici di virus, malware e ransomware. La sicurezza informatica richiede l’adozione di misure tecniche (firewall, antivirus e crittografia) e organizzative (politiche, procedure e formazione) per prevenire e contrastare le minacce;
- il rispetto della privacy, cioè il diritto degli individui a controllare l’accesso, l’uso e la diffusione delle informazioni che li riguardano. La privacy dei dati richiede, altresì, il rispetto di normative (come il Regolamento generale sulla protezione dei dati o GDPR) e di princìpi etici (come la trasparenza, la minimizzazione e il consenso) per garantire il trattamento lecito e responsabile dei dati;
- lo sviluppo di competenze digitali da parte delle persone, che devono usare efficacemente le tecnologie digitali per comunicare, apprendere, lavorare e partecipare alla società. L’alfabetizzazione digitale richiede l’implementazione di iniziative educative e formative (corsi, laboratori e certificazioni) che riducano il digital divide;
- l’inclusione digitale, che riguarda la possibilità di tutti gli individui di accedere e beneficiare delle opportunità offerte dalle tecnologie digitali. L’inclusione digitale prevede l’eliminazione di barriere economiche, sociali, culturali e geografiche, come la povertà, la disabilità, la lingua e la distanza.
Cogli l’opportunità, contattaci
La digital innovation è un fenomeno complesso e dinamico, con un forte impatto sulle nostre vite. Per coglierne le opportunità e vincerne le sfide occorre adottare una visione strategica e integrata che coinvolga tutti i principali attori: imprese, istituzioni e società.
Solo così potremo creare un ecosistema digitale sostenibile, innovativo e inclusivo. JO Group, il cluster di aziende con core business la digital transformation e la consulenza sui fondi europei, perora la causa dal ‘98.
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