Vuoi diventare una PMI innovativa ma non sai come fare? Te lo spieghiamo noi. Le PMI innovative sono piccole e medie imprese italiane con una particolare caratteristica: la capacità di innovare. Trattasi del secondo stadio evolutivo delle start-up innovative, poiché ne rappresentano la loro naturale prosecuzione.
Se sei un imprenditore/imprenditrice e il tuo sogno è quello di diventare una PMI innovativa (le PMI innovative godono di innumerevoli vantaggi, ne parleremo più avanti…) sei capitato nel blog giusto. Continua a leggere.
Indice dei contenuti
Che cosa sono le PMI innovative?
Introdotte con l’art. 4 del DL 3/2015, poi convertito nella legge 24 marzo 2015 n. 33, le PMI innovative sono una nuova tipologia di impresa. Si tratta di società di capitali, anche in forma di cooperativa, a cui vengono attribuite in larga parte le risorse già assegnate alle start-up innovative dal Decreto Crescita 2.0 del lontano 2012.
Perché sono state create?
Il motivo della nascita delle PMI innovative è da ricercare nella necessità di rafforzare la competitività delle imprese emergenti, favorendo la diffusione capillare delle innovazioni e la nascita di nuovi posti di lavoro.
In breve, le PMI innovative sono state create per:
- favorire la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico e l’occupazione;
- contribuire al rafforzamento dimensionale delle nuove imprese innovative e alla creazione di un ecosistema maggiormente favorevole all’innovazione;
- promuovere i processi di trasferimento tecnologico, la valorizzazione della ricerca e l’attrazione in Italia di talenti e capitali dall’estero.
Quali sono i vantaggi di essere una PMI innovativa?
Alle PMI innovative è attribuita gran parte delle agevolazioni finora riservate alle start-up innovative (legge 221/2012):
- regole flessibili per la gestione societaria;
- piani d’incentivazione in equity, soggetti a una disciplina fiscale di favore per la remunerazione di dipendenti e consulenti;
- campagne di equity crowdfunding per la raccolta di capitali;
- facilitazioni nell’accesso al credito bancario;
- incentivi fiscali all’investimento.
Condizione fondamentale per poter beneficiare dei suddetti vantaggi è che le imprese vengano iscritte nell’apposita sezione speciale del Registro delle Imprese, riservata alle PMI innovative.
Elenco agevolazioni PMI innovative
Ecco l’elenco delle agevolazioni dedicate alle PMI innovative:
- incentivi fiscali all’investimento nel capitale di PMI innovative;
- accesso gratuito e semplificato al Fondo di Garanzia per le PMI;
- esonero da imposte di bollo per gli atti depositati presso la Camera di Commercio;
- raccolta di capitali tramite campagne di equity crowdfunding;
- servizi di internazionalizzazione alle imprese (ICE);
- deroghe alla disciplina societaria ordinaria;
- proroga del termine per la copertura delle perdite;
- deroga alla disciplina sulle società di comodo e in perdita sistematica;
- remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale.
Vediamole ora nel dettaglio.
1. Incentivi fiscali all’investimento nel capitale di PMI innovative
A partire dal 1° gennaio 2017 è disponibile uno sgravio fiscale per coloro che effettuano investimenti in capitale di rischio di PMI innovative. L’incentivo è così strutturato:
- per le persone fisiche consiste in una detrazione dall’imposta IRPEF pari al 30% dell’ammontare investito, fino a un massimo di 1 milione di euro;
- per le persone giuridiche in una deduzione dall’imponibile IRES pari al 30% dell’ammontare investito, fino a un massimo di 1,8 milioni di euro.
A chi sono rivolti?
Gli incentivi fiscali sono rivolti a:
- tutte le piccole e medie imprese che hanno effettuato la loro prima vendita commerciale da meno di 7 anni;
- le PMI innovative sul mercato da più di 7 ma meno di 10 anni, qualora non abbiano ancora dimostrato il potenziale di generare rendimenti;
- indipendentemente dall’età, alle PMI innovative che intendano lanciare un nuovo prodotto o entrare in nuovo mercato con un investimento superiore al 50% del fatturato medio annuo degli ultimi 5 anni.
Gli incentivi sono validi sia per gli investimenti diretti in PMI innovative che indiretti tramite Organismo di Investimento Collettivo del Risparmio (OICR).
2. Accesso gratuito e semplificato al Fondo di Garanzia per le PMI
L’accesso gratuito e semplificato al Fondo di Garanzia per le PMI è dedicato a tutte le piccole e medie imprese. È un fondo a capitale pubblico che facilita l’accesso al credito attraverso la concessione di garanzie sui prestiti bancari. La garanzia si può applicare sia in via diretta che su operazioni effettuate tramite confidi e copre fino allo 80% del credito erogato dalla banca fino a un massimo di 5 milioni di euro.
Mentre per start-up e incubatori l’accesso al Fondo è automatico, per le PMI innovative è prevista una valutazione che classifica la rischiosità dell’operazione sulla base di 5 fasce di rating. Sono escluse le imprese classificate nella fascia di merito creditizio più bassa, la quinta.
3. Esonero da imposte di bollo per gli atti depositati presso la Camera di Commercio
Tutte le PMI innovative godono dell’esonero dalla imposta di bollo dovuta per l’iscrizione alla sezione speciale del Registro delle Imprese, come avviene anche per le start-up innovative. Non sono incluse le spese per i diritti di segreteria e i diritti camerali annuali.
4. Raccolta di capitali tramite campagne di equity crowdfunding
Nel 2013, l’Italia ha regolamentato il mercato dell’equity crowdfunding, con la creazione anche di un apposito registro di portali online autorizzati. Inizialmente era previsto solo per le start-up innovative, poi è stato gradualmente esteso anche alle PMI innovative. Lo strumento è gestito dalla Commissione nazionale per le società e la borsa (Consob) che vigila i mercati finanziari.
5. Servizi di internazionalizzazione alle imprese (ICE)
Non è altro che uno sconto del 30% sull’acquisto dei servizi ICE (esclusi i costi esterni). Le aziende interessate devono mettere in evidenza il loro status attraverso la presentazione della visura camerale.
6. Deroghe alla disciplina societaria ordinaria
Le PMI innovative costituite sottoforma di SRL godono di alcune deroghe in materia di disciplina societaria ordinaria. È quindi possibile:
- creare categorie di quote con particolari diritti (ad esempio, si possono prevedere categorie che non attribuiscano diritti di voto o che ne attribuiscano in misura non proporzionale alla partecipazione);
- effettuare operazioni sulle proprie quote;
- emettere strumenti finanziari partecipativi;
- offrire al pubblico quote di capitale.
7. Proroga del termine per la copertura delle perdite
Un’altra agevolazione riguarda i casi in cui le perdite d’esercizio comportino una riduzione del capitale aziendale di oltre un 1/3. Il termine entro il quale la perdita deve risultare diminuita a meno di un terzo viene posticipato al secondo esercizio successivo invece del primo. Per le riduzioni del capitale a causa di perdite al di sotto del minimo legale, l’assemblea può deliberare il rinvio della decisione alla chiusura dell’esercizio successivo.
8. Deroga alla disciplina sulle società di comodo e in perdita sistematica
In genere, le PMI innovative non sono soggette alla disciplina delle società di comodo e delle società in perdita sistematica. Proprio per questo, nel caso conseguano ricavi “non congrui” oppure siano in perdita fiscale sistematica, non scattano le penalizzazioni fiscali previste.
9. Remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale
Tutte le PMI innovative hanno la possibilità di retribuire i propri collaboratori con strumenti di partecipazione al capitale sociale, come le stock option e i fornitori di servizi esterni, attraverso schemi di work for equity. Inoltre, le parti possono stabilire in autonomia le componenti fisse e variabili della retribuzione (ad eccezione dei minimi previsti dai contratti collettivi di categoria).
Quali requisiti possiede una PMI innovativa?
Una PMI innovativa possiede i seguenti requisiti:
- residenza in Italia o in un altro Paese appartenente allo Spazio Economico Europeo ma con sede produttiva o filiale in Italia;
- aver prodotto la certificazione relativa all’ultimo bilancio o all’eventuale bilancio consolidato;
- non essere quotata in un mercato regolamentato;
- non essere contestualmente iscritta anche alla sezione speciale delle start-up innovative.
Inoltre, una PMI è innovativa se rispetta almeno 2 dei seguenti 3 requisiti soggettivi:
- ha sostenuto spese in ricerca e sviluppo (R&S) e innovazione pari ad almeno il 3% del maggior valore tra fatturato e costo della produzione;
- impiega personale altamente qualificato (almeno 1/5 dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno 1/3 con laurea magistrale);
- è titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare di software registrato.
Come diventare PMI innovative?
Per poter godere appieno delle agevolazioni dedicate alle PMI innovative occorre essere a tutti gli effetti una PMI, secondo la definizione fornita dalla normativa UE (Raccomandazione UE 2003/361/CE), ovvero avere:
- meno di 250 dipendenti;
- meno di 50 milioni di euro di fatturato all’anno;
- meno di 43 milioni di euro di attivo sul totale dello stato patrimoniale.
Le imprese in possesso dei requisiti elencati possono ottenere lo status di PMI innovativa, registrandosi nella sezione speciale del Registro delle Imprese. Per iscriversi è necessario inviare telematicamente un’autocertificazione alla Camera di Commercio territoriale competente che, dopo i dovuti controlli, invierà conferma una volta l’anno entro 30 giorni dall’approvazione del bilancio e comunque non oltre 6 mesi dal termine dell’esercizio.
L’iscrizione è disponibile anche per le società già iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle startup innovative. Tuttavia, è necessario cancellarsi da tale sezione (una procedura che può essere richiesta dal legale rappresentante in qualsiasi momento). Ogni start-up innovativa, infatti, può trasformarsi in PMI innovativa grazie a un meccanismo di transizione semplificato e continuativo che permette di continuare a godere dei benefici compatibili senza interruzioni.
Il passaggio è il seguente:
- perdita di uno dei requisiti costitutivi delle start-up;
- richiesta di cancellazione dalla sezione speciale start-up del Registro delle Imprese;
- richiesta di iscrizione nella sezione speciale PMI innovative del Registro delle Imprese.
- mantenimento dei benefici compatibili senza soluzione di sosta.
Autocertificazione
Introdotta con il DL 3/2015, l’autocertificazione consente alle imprese di attestare in modo autonomo di essere in possesso dei requisiti necessari per ottenere il riconoscimento di PMI innovativa.
Bisogna compilare l’apposito modulo disponibile sul sito web del Registro delle Imprese. Il documento andrà compilato e sottoscritto digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa e poi depositato al Registro insieme alla documentazione probatoria.
Le imprese che rilasciano false dichiarazioni sono soggette a sanzioni di tipo amministrativo e penale. Le autorità competenti possono effettuare controlli a posteriori per verificare la veridicità delle informazioni autodichiarate.
Aggiornamento delle informazioni
Le PMI innovative devono aggiornare almeno una volta l’anno le informazioni fornite. Inoltre, entro 30 giorni dall’approvazione del bilancio ed entro 6 mesi dalla chiusura dell’esercizio, il rappresentante legale dell’impresa dovrà confermare il mantenimento del possesso dei requisiti inviando una nuova autocertificazione al Registro. Il mancato deposito porterà alla cancellazione d’ufficio dalla sezione speciale.
Qual è la differenza tra start-up e PMI innovative?
Le start-up innovative si differenziano per alcuni criteri:
- hanno meno di 5 anni;
- il loro fatturato annuo è inferiore a 5 milioni di euro;
- riguardano la produzione, lo sviluppo e la commercializzazione di beni o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
Infine, per essere innovative devono rispettare almeno 1 dei seguenti 3 requisiti:
- 15% del maggior valore tra costi della produzione e attività di ricerca e sviluppo (R&S);
- 2/3 del personale formato da dottori magistrali o 1/3 da dottorandi, dottori di ricerca o laureati con almeno 3 anni di esperienza in attività di ricerca scientifica;
- aver depositato un brevetto o essere titolari di un software registrato.
Le PMI, di contro, non hanno limiti di età, ma devono essere in possesso di almeno un bilancio certificato. Come anzidetto, devono avere meno di 250 dipendenti, un fatturato annuo inferiore ai 50 milioni di euro e un bilancio fino a 43 milioni di euro. Infine, per essere innovative devono possedere almeno 2 dei seguenti requisiti:
- 3% del maggior valore tra costi della produzione de attività di R&S;
- team formato per 1/3 da laureati magistrali, oppure da 1/5 da dottorandi, dottori di ricerca o laureati con almeno 3 anni di esperienza in attività di ricerca scientifica;
- aver depositato un brevetto o essere titolari di un software registrato.
Quanto dura lo status di PMI innovativa?
La durata dello status di PMI innovativa è illimitata, al contrario di quello delle start-up innovative che ha una durata di 5 anni.
Perché dovrei preferire una PMI innovativa come partner in un progetto europeo?
Oltre che per l’Italia, le PMI innovative rappresentano un valore per coloro che si occupano di europrogettazione. Essere una PMI innovativa, infatti, comporta alcuni vantaggi competitivi:
- più rapidità e flessibilità nelle scelte decisionali;
- un più alto grado di creatività e capacità di innovare;
- l’operatività in determinate nicchie di mercato;
- l’impatto sociale;
- l’allineamento con le politiche europee;
- la capacità di internazionalizzare i business.
Quali aziende di JO Group sono PMI innovative? Tutte
JO Group è un gruppo di PMI innovative attivo in Europa dal ‘98. I core business sono la transizione digitale delle PMI e la consulenza sui fondi europei.
JO Consulting
JO Consulting, la prima azienda del gruppo fondata, è il cuore pulsante, la punta di diamante del lavoro di europrogettazione. I core business sono la consulenza in finanza agevolata sui fondi strutturali (ovvero nazionali) e diretti (europei).
JO Consulting offre supporto a imprese, associazioni ed enti pubblici per accedere a finanziamenti a fondo perduto, finanziamenti a tasso zero, crediti d’imposta, voucher, ecc. La sua credibilità le permette di costruire partnership internazionali solide, che si riflettono sui progetti europei.
VITECO
VITECO, altra PMI innovativa del gruppo nata nel 2004, sviluppa piattaforme e-learning e serious game in tutta Europa. È specializzata nella conversione di oggetti didattici (learning object) in formato SCORM, lo standard di settore.
VITECO non eroga corsi online, ma sviluppa learning management system (LMS) per scuole pubbliche e private, enti di formazione e provider ECM (Educazione Continua in Medicina). Tutte le piattaforme (e-Logos, MedicalFAD e JO Docet Easy) sono conformi alle norme ISO 9001:2015 e ISO/IEC 27001:2017).
HT Apps
HT Apps, dal 2004, sviluppa app e web-app user friendly per progetti europei, aziende e liberi professionisti. I principali prodotti sono il gestionale JO Hall, l’app rilevazione presenze per la timbratura virtuale JOBy Attendance Tracking App e il modulo d’interscambio dati ULOI (Universal Learning Object Integrator) per il monitoraggio degli oggetti didatti all’interno degli LMS. Infine, HT Apps sviluppa anche soluzioni per l’agritech.
PMF Research
PMF Research, nata nel 2003, è un centro di ricerca e sviluppo (R&S) nell’ambito delle information and communication technologies (ICT). Sviluppa progetti europei dal forte impatto innovativo che vanno dalla realtà aumentata (AR) e virtuale (VR) all’Internet of things (IoT), dall’intelligenza artificiale (AI o IA) alla blockchain fino ai big data. PMF Research collabora con enti di ricerca, università prestigiose, imprese italiane ed europee, spesso all’interno di partenariati/consorzi internazionali.
IPPOCRATE AS
IPPOCRATE AS, fondata nel 2004 è la quinta PMI innovativa del cluster. Tratta argomenti quali la salute digitale, l’e-health e l’m-health. Collabora inoltre con aziende, centri di ricerca e istituzioni accademiche sia a livello nazionale che europeo. Le attività di IPPOCRATE AS spaziano dallo sviluppo di software sanitari all’adozione di soluzioni di telemedicina per progetti europei.
Perché scegliere le PMI innovative di JO Group?
Perché JO Group è un sistema olonico basato sull’innovazione. Grazie alla diversificazione delle linee di business riesce a coprire vari settori e ad essere, quindi, il partner ideale per la realizzazione di progetti europei.
La memoria storica del gruppo ricorda un crescendo continuo, soprattutto nel decennio 1998-2008, a cui è seguito l’exploit verso l’europrogettazione.
JO Group ha anche 2 rami aziendali:
- IPPO Engineering (ramo di IPPOCRATE AS) che si occupa di energie rinnovabili, sostenibilità ambientale e green economy;
- Moka Adv (ramo di PMF Research), web agency specializzata in:
- digital marketing internazionale per progetti europei;
- realizzazione siti web ed e-commerce;
- pubblicità o advertising (adv);
- search engine optimization (SEO);
- search engine marketing (SEM);
- social media optimization (SMM);
- direct e-mail marketing (DEM);
- motion graphic e graphic design;
- video marketing.
Inoltre, fanno parte del cluster 2 ONG:
- JO Education | Innovation Hub Catania, fucina di innovatori siciliani con la missione di rendere la Città Metropolitana di Catania, dove ha sede JO Group, una smart city;
- Europe Direct Catania e-Medine, centro territoriale della Commissione Europea, impegnato nella promozione dei valori europei e della cittadinanza attiva e digitale.
Si tratta in totale di 9 realtà, 10 con JO Group, che hanno fatto dell’innovazione il loro core business. Le 5 SRL del gruppo, infatti, sono tutte PMI innovative e beneficiano, pertanto, delle agevolazioni ivi menzionate.
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